“Ascolta
popolo mio, il mio insegnamento
porgete
orecchio alle parole della mia bocca!
(Salmi
78:1)
Se
smettessimo di dichiarare la verità di Dio ai nostri
figli, la
prossima generazione vivrebbe senza fondamento
biblico.
Qualche anno
fa, paesi come gli Stati Uniti erano fondati
su principi
bliblici; oggi in molte scuole il nome di Dio e di Gesù
non deve
essere menzionato.
Questa
posizione estrema, non saggia e non democratica influenzerà
la nostra
generazione e quella futura. L'uomo lontano da Dio
sarà senza
riferimenti veri, vivrà un'esistenza costruita su valori
artificiali,
su beni materiali e falsi ideali, sarà come una casa
costruita
sulla sabbia, precaria; una figura errante e debole nello spirito.
Nella sua
sovranità, Dio ha guidato i redattori della sacre Scritture
perchè
comunicassero fedelmente il suo pensiero.
Così Paolo
scriveva:
“Ogni
scrittura è ispirata da Dio ed è utile a insegnare, a riprendere,
a
correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia
completo e
ben preparato per ogni opera buona”. (2 Timoteo 3:16)
L'apostolo
Pietro, da parte sua, affermava:
“Nessuna
profezia della Scrittura venne mai dalla volontà dell'uomo,
ma degli
uomini hanno parlato da parte di Dio,
perché
sospinti dallo Spirito Santo."
(2 lettera
di Pietro 1:20)
La
benedizione di Dio scende su colui che si lascia istruire dalla
Bibbia
si appropria
delle promesse di Dio e ubbidisce al suo messaggio, una
benedizione
che si estende su un popolo, su una nazione se si lascia
istruire da
Dio.
“Beato chi
legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa
profezia e
fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perchè il tempo è
vicino”.
(Apo 1:3)
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