Intervista a Ciro Capuano
calciatore del Catania a cura di Silla Gambardella
Fonte:
http://www.atletidicristo.org/atleti/profilo/ciro-capuano
Ciro Capuano: in una frase, chi sei?
Mi ritengo una persona tranquilla, trasformata dalla fede.
Dove nasce la tua passione per il calcio?
Nasce già nel grembo di mia madre! (sorride) Dio
mi ha dato questo talento e io l'ho scoperto e coltivato fin da
bambino, ed ora il calcio è la mia professione. La mia passione per
questo sport è anche merito di mio padre, che per primo me la trasmise.
Che cos'è il calcio per te?
Prima era la cosa più importante della mia vita.
Ho sempre amato il confronto agonistico con gli avversari sul campo di
gioco. Il calcio è un gioco sano e divertente che si pratica all'aria
aperta. Ora è rimasto sì una grande passione, ma non è la cosa più
importante della mia vita. E, allo stesso tempo, ora il calcio è anche
il posto dove posso avere l'occasione di dare un messaggio di speranza
testimoniando la mia fede.
La tua partita "perfetta"?
Stagione 2010-2011: Milan-Catania 1-1. A San
Siro, feci il gol del nostro vantaggio. Poi loro pareggiarono, ma fu una
grande soddisfazione segnare a San Siro.
La tua stagione migliore?
Dico quella appena conclusa. Anche se i
risultati calcistici non sono stati tra i migliori della mia carriera,
il 2011-2012 è stato l'anno della mia conversione, l'anno che ha segnato
una svolta nella mia vita, l'anno dove sono cambiato come uomo. È stato
l'anno in cui ho scoperto un grande tesoro.
La maglia a cui sei più legato?
Quella del Pisa, perché è stata la squadra con la quale ho esordito come professionista.
Un tuo pregio e un tuo difetto.
A volte prendo decisioni affrettate, sono un
tipo emotivo. Come pregio: mi ritengo una persona buona, che cerca
sempre il lato positivo negli altri, che perdona facilmente e che sa
comprendere le persone. Forse però a volte mi fido un po' troppo degli
altri....
Come e dove nasce la tua fede?
Tutto è nato da un momento negativo con la mia
compagna. Ero arrivato a un punto in cui non mi sentivo più innamorato
di lei, e finii col tradirla. Insomma, persi lei e con lei anche mia
figlia. Fu un periodo bruttissimo della mia vita, e pagai le conseguenze
dei miei errori sia nella mia sfera privata, sia nella mia carriera di
calciatore. Infatti per un anno quasi non giocai. Mentre tutto questo
stava succedendo, arrivò Nicola Legrottaglie
a Catania. All'inizio non lo considerai molto. Poi cominciammo a
parlare e a confrontarci su diversi temi. Il nostro dialogo diventò
costante, finché una sera, di ritorno da Bergamo dopo una partita,
mentre guidavo in autostrada, sentii la mia chiamata. Mandai un sms a
Nicola: "Ho bisogno di dare la mia vita al Signore". E da allora decisi
di affidare la mia vita a Dio.
E con la tua famiglia?
A Dicembre 2011 diedi testimonianza della mia
conversione durante un incontro organizzato a Catania con Nicola. La mia
compagna era presente e fu stupita dal mio cambiamento. Riuscii a
conquistarla nuovamente. Il 5 novembre 2012 ci siamo battezzati insieme
(nel frattempo anche lei si è convertita). E qualche mese più tardi, a
giugno, abbiamo deciso di sposarci.
Chi è il nuovo Ciro Capuano?
Il nuovo Ciro guarda con occhi diverse tutte le
altre cose che lo circondano. Non sono più ansioso, non litigo più alla
prima occasione di scontro, non guardo più le altre donne. Spero ora di
essere un esempio anche per i miei genitori, che possano capire anche
loro la gioia che provo dopo il mio passo di fede e che anche loro
possano avere il coraggio di fare lo stesso.
Come vivi la tua fede in campo?
A volte i miei compagni mi prendono in giro e mi
dicono: "Oh, Ciro, non sei più quello di una volta! Non ti riconosciamo
più! Torna il Ciro di prima!". Se solo mi fossi convertito dieci anni
prima... A ogni modo, cerco di dare la mia testimonianza con il mio
comportamento. E i miei compagni, anche se non condividono la mia fede,
mi rispettano. Noto con piacere che tanti di loro ora evitano di
bestemmiare, in segno di rispetto nei miei confronti. E c'è pure qualche
compagno che a volte mi chiede delucidazioni sulla Bibbia. Ma c'è
ancora tanto orgoglio da cancellare...
Com'è con gli Atleti di Cristo?
Li ho conosciuti a Pasqua 2011. Con alcuni ci
sentiamo ogni tanto per telefono. È un gruppo dove si ha la possibilità
di crescere insieme nella Parola: ci incoraggiamo a vicenda, e gioiamo
per ogni cosa.
Che messaggio lasci a chi sta leggendo la tua intervista?
Se ancora non sei credente, ma hai il desiderio
di conoscere Dio, ti dico solo questo: metti il tuo cuore nelle mani di
Gesù. Ascolta la sua parola, e Lui farà tutto il resto. Non devi fare
altro. Evita i cattivi pensieri del maligno.
Il tuo versetto biblico preferito?
Matteo 7:24 - "Perciò, chiunque ascolta
queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono a un uomo
avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia."
A cura di Silla Gambardella
Intervista a Ciro Capuano
calciatore del Catania a cura di Silla Gambardella
Fonte:
http://www.atletidicristo.org/atleti/profilo/ciro-capuano
Intervista a Ciro Capuano
calciatore del Catania a cura di Silla Gambardella
Fonte:
http://www.atletidicristo.org/atleti/profilo/ciro-capuano