“ Porgi le orecchie alle mie parole, o Signore
Sii attento miei
sospiri.
Odi il mio grido
d’aiuto, o mio Re e mio Dio,
perché a te rivolgo
la mia preghiera.
O Signore, al
mattino tu ascolti la mia voce;
al mattino ti offro
la mia preghiera e attendo un tuo cenno;”
(Tratto dal libro dei Salmi, scritti da re Davide, re d’Israele- Salmi
5:3).
La maggior parte delle persone oggi, non sa ascoltare.
Sono ben disposti a parlare di tutto e di tutti,
di qualsiasi argomento attuale e di ogni pettegolezzo,
ma
quando si tratta di ascoltare, chiudono le proprie orecchie.
I giovani di oggi si rifugiano nei mezzi
di comunicazione
moderne,
nelle chat e social network per
condividere le proprie
paure,
i propri dubbi, perché i loro genitori
troppo spesso sono
presi
dalle proprie faccende e dal lavoro
per poterli ascoltare.
Ma c’è una sordità ancore più grave, è quella spirituale.
Quando chiudiamo le nostre orecchie non solo al nostro
prossimo,
ma anche al nostro Dio, non facciamo altro che cadere in un
burrone
di ostilità e aridità.
Dio sarà sempre disposto
ad ascoltare la nostra voce, il
nostro grido.
Lui è pronto ad ascoltarci
e a renderci persone capaci di ascoltare!
" L'uomo ripete spesso il nome di Dio a pappagallo
e si aspetta dei frutti dall'agire così.
Il vero cercatore deve avere quella fede
viva che scacci la menzogna della ripetizione meccanica
non soltanto dal proprio cuore, ma anche da quello degli altri."(Gandhi)
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