La Pasqua ebraica chiamata Pesach,
celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto, guidati da Mosè.
La parola pesach significa "passare oltre", "tralasciare",
deriva dal racconto della "decima piaga" nella quale
sulle porte delle case di Israele e "passò oltre".
“In
quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni
primogenito
nel paese d'Egitto, sia uomo che bestia, e farò
giustizia
di tutti gli dèi d'Egitto. Io sono l'Eterno. Il sangue vi
servirà
di segno sulle case dove sarete; quando io vedrò il
sangue
passerò oltre e non vi sarà piaga su di voi per
distruggervi,
quando colpirò il paese d'Egitto” (Esodo 12:12/13)
Questo illustra ciò che
Gesù avrebbe adempiuto per l’umanità.
Gesù
Cristo, il Figlio di Dio, l'Agnello di Dio, fu il sacrificio
pasquale
di Dio dato all 'umanità, tramite il quale possiamo
essere salvati dalla morte. La morte passa oltre noi.
"poi prese del pane, rese grazie e lo ruppe,
e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi;
fate questo in memoria di me". Allo stesso modo, dopo aver cenato,
diede il calice dicendo: "Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue,
che è versato per voi".
Egli
è la nostra Pasqua (passare oltre) e
tramite il suo sangue
possiamo
essere salvati dalla pena del peccato, che è la morte
eterna
– un giudizio finale e perpetuo. “Poiché il salario del
peccato
è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo
Gesù,
nostro Signore” (Romani 6:23).
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