Stranieri e pellegrini







“Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo”.
  (Giovanni !7:16)






Il termini “mondo” nella parola di Dio indica il sistema che detta le regole di

vita tra gli uomini che non conoscono Dio, stabilendo valori e convinzioni contrari

alla volontà di Colui che ci ha creato.






Gesù parlando dei suoi discepoli ha affermato:

Essi non sono del mondo”.

Questa affermazione sembra scontrarsi con la nostra personale convinzione

non risulta né logica né accettabile per l'uomo che non è stato “ vivificato” dallo

spirito di Dio.

Eppure questa verità è stata insegnata da Gesù stesso e non può essere

messa in discussione.






Quando un uomo si volge a Dio, quando si converte dalla sua via malvagia

per camminare nelle vie di Dio, il cambiamento che produce è tale da rendere

quell'uomo una nuova creatura. “ Se dunque uno è in Cristo egli è una nuova

creatura; le cose vecchie sono passate; ecco sono diventate nuove.” (II Corinzi 5:17)






I desideri cambiano, i principi morali non sono più gli stessi, cambiano i progetti

e le priorità, tutto è veramente nuovo.
L'uomo che crede nell'evangelo si scopre “ diverso” e sente 
di non appartenere più a questo mondo, si sente straniero e pellegrino

sa che deve rimanere in questa terra solo per testimoniare della grazie e dell'amore

di Dio.



In qualche situazione avverte un senso di profondo disagio, non si identifica col

modo di fare della maggioranza e prega incessantemente di rimanere fedele al

suo Signore.

Se questa realtà è la nostra stiamo calcando il sentiero della vita eterna e di questo

dobbiamo essere felici.

Essere stranieri e pellegrini è il segreto per conservare la freschezza della nostra

fede e per arrivare vittoriosi al traguardo della vita eterna.



Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me.

  Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo;

  Poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo

  perciò il mondo vi odia” (Giovanni 15:18)